1). Paolo Delogu, Roma all’inizio del Medioevo. Storie, luoghi, persone (secoli VI-IX), pp. 428, €44,00, collana Biblioteca di testi e studi.

Nei primi secoli del Medioevo Roma, dopo aver perduto il ruolo di capitale dell’antico impero mediterraneo, si trasforma nel cuore morale di una nuova realtà – l’Europa continentale uscita dalle invasioni barbariche – e recupera in forme inedite la centralità e il prestigio di una capitale. Vicende politiche, trasformazioni sociali, modi di vita, dibattiti teologici, grandi personalità di papi costituiscono l’oggetto del nuovo libro di Paolo Delogu, docente Emerito della Sapienza Università di Roma, che narra in modo limpido e appassionante lo svolgersi degli eventi, soffermandosi in particolare sulle straordinarie manifestazioni artistiche nelle quali si espresse lo spirito dell’epoca


2). Florent Quellier, La civiltà del cibo. Storia culturale dell’alimentazione in Età moderna, pp. 200, €23,00, collana Frecce.

Dalla fine del XV secolo all’inizio del XIX, dalle sponde del Mediterraneo a quelle del Baltico, dai confini orientali dell’Europa alle regioni atlantiche, il volume di Florent Quellier, docente di Storia moderna all’Università di Angers, esplora le culture alimentari europee di uomini e di donne, potenti o miserabili. I loro pasti quotidiani, così come i loro eccessi festivi, svelano una storia fatta di gusti, di scelte coatte e di differenti tipi d’immaginario. Dalle problematiche relative all’approvvigionamento alle buone maniere a tavola, passando attraverso la preparazione dei piatti e le conoscenze dietetiche, La civiltà del cibo mette in luce le diseguaglianze tipiche della società di Ancien Régime e ci conduce al centro delle sue aspirazioni sociali, politiche, religiose. Segnata da una prima mondializzazione alimentare, dalla diffusione dello zucchero e dal successo del , del caffè e della cioccolata, l’Età moderna è caratterizzata anche dalla moltiplicazione dei libri di ricette, dalla nascita di cucine di grande reputazione, dall’invenzione di nuovi spazi per i pasti e dalla genesi del discorso gastronomico moderno. Il fantasma della fame, antica compagna dell’Uomo, non cessa tuttavia di aggirarsi sullo sfondo.


3). Fulvio Conti e Gianni Silei, Breve storia dello Stato sociale, pp. 272, €23,00, collana Quality Paperbacks.

Lo Stato sociale ha modellato il vivere civile occidentale. Il libro ne ricostruisce la storia in una prospettiva comparata e di lungo periodo: dall’assistenza ai poveri nell’Inghilterra elisabettiana alle leggi sociali di Bismarck; dalla nascita del concetto di sicurezza sociale nell’America di Roosevelt alla strada seguita in quegli anni dagli Stati totalitari, fino all’impetuoso sviluppo del welfare state in Occidente nel secondo Novecento. Nella terza edizione, il volume di Fulvio Conti, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Firenze, e Gianni Silei, docente di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Siena, illustra i sentieri che lo Stato sociale ha intrapreso per rispondere alle sfide dei grandi cambiamenti sociali, economici e demografici oggi in atto. Dopo essere sopravvissuto a crisi economiche e attacchi ideologici, si è rivelato determinante anche per fronteggiare la pandemia di covid-19, continuando a rappresentare un baluardo di sicurezza per l’umanità.


4). Alessandro Rosina e Roberto Impicciatore, Storia demografica d’Italia. Crescita, crisi e sfide, pp. 188, €16,00, collana Quality Paperbacks.

Oggi in Italia, rispetto al passato, siamo complessivamente più ricchi e più longevi. Allo stesso tempo, siamo un paese che sta invecchiando rapidamente, con una fecondità tra le più basse al mondo e con una popolazione entrata in fase di declino. Ma come si è arrivati a tutto questo? Con quali specificità nel quadro internazionale e con quali conseguenze? Nel volume di Alessandro Rosina, docente di Demografia all’Università Cattolica di Milano, e Roberto Impicciatore, docente di Demografia all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, si ricostruisce il percorso demografico italiano in rapporto ai mutamenti culturali, sociali ed economici. L’adozione di una prospettiva di lungo periodo aiuta non solo a capire l’Italia nel presente ma anche a cogliere la portata delle sfide che la demografia pone al futuro del paese.


5). Mauro Tebaldi (a cura di), Verso la terza Repubblica. La democrazia italiana tra crisi, innovazione e continuità (2008-2022), pp. 244, €29,00, collana Biblioteca di testi e studi.

Il volume, curato da Mauro Tebaldi (docente di Scienza politica all’Università degli Studi di Sassari), raccoglie studi di caso e ricerche comparative che analizzano le trasformazioni intervenute nelle istituzioni politiche italiane di vertice – parlamento, governo e presidenza della Repubblica – dall’aprile 2008 all’ottobre 2022, periodo contrassegnato dagli effetti profondi della “grande recessione” e della pandemia di COVID-19. In specifiche parti dedicate a ciascuna istituzione gli autori esaminano, nella prospettiva diacronica di tre legislature (XVI, XVII e XVIII), l’odierna evoluzione istituzionale del sistema politico italiano, indagando il cambiamento organizzativo, l’innovazione delle procedure, delle regole e dei processi decisionali, il mutamento dei profili funzionali, le relazioni interistituzionali e quelle tra istituzioni e partiti politici nella forma di governo parlamentare. La composizione del quadro empirico e descrittivo, basato su dati qualitativi e quantitativi aggiornati, illustra l’attuale percorso di sviluppo delle strutture politiche su cui si fonda la democrazia italiana, per verificare se e in quali termini si possa parlare di una transizione compiuta tra seconda e terza Repubblica.


Buone letture!


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