Alla ricerca di una nuova parola poetica – Lo sperimentalismo lirico nel primo Franco Fortini

Analisi di “Foglio di via e altri versi”, di Franco Fortini, nell’edizione critica curata e commentata da Bernardo De Luca (pubblicata per Quodlibet, collana Fonti e commenti, pp. 368, € 26). Nato a Firenze nel 1917 da padre israelita, Franco Fortini si laurea dapprima in Giurisprudenza e poi in Lettere; Continue Reading

Recensione “Poesie” – Girolamo Comi

«Sapevo poco di Girolamo Comi», scrive Gian Luigi Beccaria, noto linguista e critico letterario, membro dell’Accademia della Crusca, «(qualcosa avevo letto nelle pagine di Marti e Macrì): è stato Donato Valli a farmelo riscoprire con la sua edizione critica. Mi è sembrato un caso talmente unico nel Novecento italiano che Continue Reading

L’angolo della poesia – “Franco Fortini”

Franco Fortini è stato un intellettuale attivo e militante: traduttore e critico letterario, si è sempre confrontato con gli scrittori europei; antifascista e partigiano, prima, marxista, poi, ha mostrato un pensiero marcatamente autonomo, sapendo prendere le distanze dall’ideologia, quando si sono mostrate le sue contraddizioni in rapporto al potere. Un Continue Reading

L’angolo della poesia – “Giuseppe Ungaretti”

Tra un fiore colto e l’altro donato l’inesprimibile nulla (Eterno, Giuseppe Ungaretti) Si tratta di una delle prime poesie pubblicate da Ungaretti (nel 1915 su “Lacerba”), benché in una forma molto diversa dall’attuale e col titolo Eternità. A partire dall’edizione del 1931 questa lirica è raccolta nell’Allegria come testo d’apertura Continue Reading

L’angolo della poesia – “Sandro Penna”

Due poesie È l’ora in cui si baciano i marmocchi assonnati sui caldi ginocchi. Ma io, per lunghe strade, coi miei occhi inutilmente. Io, mostro da niente. (Una strana gioia di vivere, 1956, XXVIII) – Come è bella la luna di dicembre che guarda calma tramontare l’anno. Mentre i treni Continue Reading

L’angolo della poesia – “Giorgio Caproni”

Per lei voglio rime chiare usuali: in – are. Rime magari vietate, ma aperte: ventilate. Rime coi suoni fini (di mare) dei suoi orecchini. O che abbiano, coralline, le tinte delle sue collanine. Rime che a distanza (Annina era così schietta) conservino l’eleganza povera, ma altrettanto netta. Rime che non Continue Reading