Alcuni anni dopo l’Unificazione italiana (1861), lo studio e l’insegnamento della letteratura italiana occupano un ruolo cruciale nella cultura dei primi decenni postunitari. I capolavori di Dante, Petrarca, Boccaccio, gli autori del Rinascimento e del Seicento barocco, riconosciuti e apprezzati con entusiasmo in tutta Europa, sono considerati i monumenti di una grandezza che l’Italia contemporanea deve fare sua per riconquistare il prestigio di un tempo. L’intera attività del critico Francesco De Sanctis (1817-1883) è dedicata al tentativo di istituire uno stretto legame tra gli ideali patriottici e l’interpretazione critica e l’insegnamento della letteratura italiana. Divenuto nel 1860 ministro della pubblica istruzione, De Sanctis, insoddisfatto dei manuali di letteratura italiana dell’epoca, scrive quella che oggi è considerata la prima e più riuscita operazione di interpretazione critica della nostra tradizione letteraria: la celebre Storia della letteratura italiana (1870-1871). Egli racconta come i grandi autori della letteratura italiana abbiano espresso nel corso del tempo lo sviluppo della «coscienza nazionale», nel suo faticoso e contrastato approdo alla rinascita civile e politica e alla moderna conciliazione dell’«ideale» con il «reale». Le scelte stilistiche che adotta il critico conferiscono ai personaggi trattati un rilievo emblematico, tratteggiando con sintesi fulminee i destini della vita culturale e civile della nazione. Il volume qui presentato, pubblicato per Ecra nella collana Ecra Letteratura (pp. 164, €9,50), e intitolato La Commedia di Dante, racchiude una parte della già citata Storia della letteratura italiana, dedicata  alla trattazione critica della Commedia dantesca. Nell’introduzione al volume, Federigo Verdinois (1844-1927, scrittore e giornalista) delinea un breve profilo storico-biografico di Francesco De Sanctis, attraverso la rievocazione di alcune caratteristiche particolari del suo carattere e del suo lavoro di critico letterario. Mentre De Sanctis è all’apice del suo lavoro di critico e di intellettuale politicamente impegnato, nel 1861 a Napoli nasce Federico De Roberto. Di origine siciliana, De Roberto si forma nella Catania di Verga e di Capuana, subendo l’influenza della nuova letteratura verista. Soggiorna a Milano, poi a Roma, infine ritorna a Catania, dove muore nel 1927 in una stagione culturale ben diversa da quella in cui aveva prodotto le opere più significative. Nel 1894 pubblica il suo lavoro più significativo, il romanzo storico I Viceré, che riscuote immediatamente grande successo sia tra i lettori sia tra la critica. Ma Federico De Roberto non è solo l’autore dei Viceré, ma anche di un bellissimo e interessantissimo saggio su Giacomo Leopardi (1798-1837), pubblicato nel 1898 in occasione del centenario della nascita del poeta di Recanati. Il volume qui presentato, pubblicato per Ecra nella collana Ecra Letteratura (pp. 332, €15,00), e intitolato Leopardi, è il saggio che De Roberto dedicò al grande poeta dell’Infinito. Il volume è introdotto da una breve biografia su De Roberto, necessaria per inquadrare l’autore e l’opera. Il saggio è suddiviso in due sezioni: L’uomo e Il pensiero. La prima sezione, L’uomo, è suddivisa in tre parti: L’indole (il sentimento poetico; lo spirito filosofico); L’educazione (classicismo e romanticismo); L’esperienza (la salute, l’amore, la famiglia, la patria, la gloria). La seconda sezione, Il pensiero, è suddivisa in tre parti: Il pessimismo (l’illusione; la misantropia; lo scetticismo; la morte); L’ironia; Epilogo. Prima ancora della curatela carducciana dello Zibaldone, (il celebre diario intellettuale di Leopardi, in cui il poeta annotò per oltre quindici anni pensieri, appunti, ricordi, osservazioni, note, conversazioni e discussioni), che diede negli anni successivi l’impulso di ricerca e approfondimento su Leopadi, nel 1898, come già menzionato, De Roberto si dedicò alla stesura di un originalissimo profilo storico-letterario, di impronta biografica, sul poeta recanatese. Unendo ad una profonda analisi introspettiva e letteraria una più squisitamente umana, che indaga l’uomo nella sua interiorità, De Roberto creò un ritratto a tutto tondo del grande poeta di Recanati, realizzando un’opera in cui il fascino della sua scrittura unito ad una profonda ed attenta analisi critica, creano uno dei primi e meglio caratteristici dipinti del più grande poeta moderno.


Scheda del libro

Titolo: La Commedia di Dante

Autore: Francesco De Sanctis

Casa Editrice: Ecra (collana Ecra Letteratura)

Prezzo: 9,50 €

Anno di pubblicazione: Maggio 2017


Scheda del libro

Titolo: Leopardi

Autore: Federico De Roberto

Casa Editrice: Ecra (collana Ecra Letteratura)

Prezzo: 15,00 €

Anno di pubblicazione: Settembre 2018


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