L’ultima fatica letteraria di Dacia Maraini, Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va, edita da Rizzoli, affronta temi cruciali molto cari alla scrittrice: la maternità, il ruolo della donna nella società, la sessualità femminile, le lotte femministe per l’acquisizione dei diritti, la rivoluzione del linguaggio, l’emancipazione della donna. È molto difficile definire il genere di questo libro: a metà tra romanzo e saggio, tra riflessione autobiografica e riflessione sulla società, l’ultimo libro di Dacia Maraini raccoglie in sé tutti questi aspetti, strutturalmente organizzati all’interno della storia come tante piccole nuvolette, fuse insieme a costruire, tutto sommato, un discorso unitario e organico, legato dal filo rosso di una maternità che purtroppo le viene negata. Infatti il libro prende le mosse da un lungo e appassionato dialogo che si instaura tra la scrittrice ed il figlio, che ribattezza Perdu, perso dopo un grave aborto, al settimo mese di gravidanza. Questo fa scaturire in lei una sorta di maternità a metà, una maternità incompleta, per cui lei si sente, in cuor suo, di essere madre, ma di fatto non lo è. La sua diviene, così, una maternità zoppicante, claudicante, monca di una sua componente essenziale, che è appunto la presenza del figlio. La scrittrice immagina come sarebbe stata la sua vita con il suo «bambino», lo vede crescere, diventare adolescente con i suoi problemi e le sue preoccupazioni, lo accompagna in un percorso di maturità pur abitando solo nei ricordi. Attorno a questo nucleo centrale gravitano una serie riflessioni sul ruolo della donna nella società patriarcale, ed in particolare sulla sua condizione di inferiorità, a lungo perpetuata dalla Chiesa e dai Padri, che trova assurda conferma nella convinzione che le donne siano biologicamente, e per stato sociale, inferiori agli uomini. «Il problema è che a furia di sentirsi attribuire le colpe lontane e profonde», dice Dacia Maraini, «a furia di sentirsi dire che sono incapaci, deboli, soggette, irrazionali, irresponsabili, negate per la preghiera e per l’arte, le donne hanno finito per crederci.» La critica serrata che viene alla luce dalle pagine di questo libro, molto crudo e al tempo stesso illuminante, si inserisce in un discorso molto attuale sulle problematiche del linguaggio: la scrittrice sottolinea il fatto che il «sentimento di inadeguatezza e di irresponsabilità […] inciso nei cuori delle donne come un peccato da espiare» scaturisca dal fatto che quelle stesse donne, indipendenti ed emancipate, sianosottomesse ad un «linguaggio inventato dall’uomo per l’uomo, […] da cui a volte rimangono stregate» ma, continua la Maraini, «è una perversione che conoscono bene.» Ricordando un libro di Ida Magli (La sessualità maschile, Mondadori, Milano, 1989), Dacia Maraini continua dicendo: «Le donne, da come si vestono e si pettinano, utilizzano lingua con cui si parlano gli uomini fra di loro. Non sono scelte autonome, ma rappresentazioni di un desiderio stereotipato che esprime appartenenza, sollecitazione, competizione, onore da mantenere e difendere.» La vera rivoluzione, che secondo Dacia Maraini potrebbe realmente smuovere le acque del femminismo e, più in generale, della società, dovrebbe partire proprio dal linguaggio. Se il modo in cui chiamiamo le cose ci parla del modo in cui pensiamo quelle cose, allora per spezzare la barriera dei generi bisognerebbe spezzare i vincoli e i pregiudizi che li incatenano;  solo così le cose potranno realmente cambiare, e la vera rivoluzione si avrà quando si avrà la coscienza che il grande cambiamento derivi proprio dalla straordinaria e stupefacente potenza delle parole.


L’AUTRICE

DACIA MARAINI (1936) è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, editi da Rizzoli e tradotti in oltre venti Paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. Il suo ultimo romanzo è Tre donne (Rizzoli 2017).


SCHEDA DEL LIBRO

Titolo: Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se va

Autore: Dacia Maraini

Casa Editrice: Rizzoli

Prezzo: 18,00 €

Anno di pubblicazione: Novembre 2018


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