Se ci chiedessero di definire il concetto di modernità, sicuramente tentenneremmo parole insicure e alla rinfusa, quali “novità”, “attualità”, “originalità”; così l’Enciclopedia Treccani definisce la «modernità»: carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. Lo spirito della modernità spesso connotato da un carattere utopico (nella consapevolezza che un’era si sta aprendo), dalla ricerca del nuovo e dall’interesse per lo specialismo e l’avanguardismo.

Appare evidente dalla definizione sopra riportata come l’idea stessa di modernità, che tanto ai nostri tempi e alle nostre idee si addice, sia molto più profonda di un semplice cambiamento creato dai tempi recenti; il termine «modernità», coniato per la prima volta da uno dei massimi poeti francesi decadenti, Charles Baudelaire, designava una vita effimera e sfuggevole condotta nelle grandi città e nelle metropoli, ma anche la responsabilità che l’arte ha di catturare la multiforme esperienza del vivere e di incastonarla in forme artistiche e poetiche. L’esperienza artistica ha dunque, per il poeta francese, il necessario compito di manifestare la proteiforme visione del mondo e della vita, ricercando quelle profonde e fitte “corrispondenze” che si instaurano tra i sensi e il creato.

Lungi dal delineare con pedanteria accademica e con un linguaggio polveroso e trito, Flavio Caroli, celebre e rinomato storico dell’arte moderna e contemporanea, elogia, in questa sua nuova pubblicazione, il concetto di modernità nell’esperienza artistica degli ultimi due secoli, mettendone in evidenza il carattere avanguardistico e specialistico di ogni nuova forma di arte visiva. Partendo dall’esperienza di quella che lui definisce “avanguardia romantica” (se di avanguardia si può parlare), Caroli presenta, eliminando la patina museale e oleografica calata sulle celebri opere di grandi artisti, un modo di vedere l’arte nuovo, inaspettato e antiaccademico. Il saggio, riccamente illustrato con le immagini delle diverse opere d’arte, si articola in un serrato e scorrevole dialogo tra due simpatici personaggi, uno zio, studioso ed esperto critico d’arte,  e sua nipote, futura laureanda in storia dell’arte; la curiosità della giovane ragazza, ansiosa di conoscere e di penetrare nel meraviglioso mondo dell’arte, muove e rende vivo il racconto, sempre teso tra una curiosità e l’altra. Il libro è strutturalmente suddiviso in capitoli-avanguardie, unità monotematiche che partono dall’avanguardia romantica, fino a quella simbolista, da quella realista a quella liberty, da quella futurista a quella cubista. L’interpretazione critica che emerge dalla lettura dei vari capitoli è molto originale e singolare, contraria ad ogni atteggiamento accademico e ad ogni forma ossequiosa delle tradizionali forme d’interpretazione artistica. Nel caso dell’avanguardia impressionista, Caroli dà un’illuminante interpretazione dell’Impressionismo: «È la precisa, lucida applicazione di un nuovo modo di vedere e rappresentare le cose, le cose nella luce, un modo tanto cercato, meditato e voluto da rivelarsi, talora, spietato e crudele. Ecco l’avanguardia. Ecco come si manifesta lo spirito d’avanguardia! Nell’Impressionismo, l’uomo esprime – attenta: per la prima volta nella storia della pittura- la poesia dell’attimo che passa, della luce che sfiora e cambia, continuamente, la materia delle cose.» Parlando di Claude Monet, massimo esponente dell’Impressionismo, Caroli aggiunge: «Quel che è certo è che Monet cerca il peso universale delle cose. Lo cerca nella materia. Quando capirà che il punto è pur sempre lì, nella luce, perché è quello l’equivalente ottico universale di ciò che è dato conoscere, le valli diventeranno Ninfee e le acque oceani di luce. Monet accetterà di essere per sempre un insetto nel cuore del mondo. E quella sarà la verità, non solo per lui, ma per la pittura di un XX secolo che comincia ben presto a cercare le proprie radici.»

Impressione. Levar del sole, Claude Monet.

È evidente, dunque, come le diverse avanguardie artistiche abbiano dato, per certi versi, vita all’arte contemporanea, esprimendo, ognuna con un proprio bagaglio culturale e poetico, una visione del mondo e un modo di percepire la vita diversi; poiché il fenomeno avanguardistico, dice Caroli, «è pur sempre un evento che vive “nel tempo”, […] l’arte, per salvare il mondo, deve esistere “fuori dal tempo”, per inseguire valori primari e assoluti.»

Informazioni utili:

Titolo: Elogio della modernità. Da Turner a Picasso.

Autore: Flavio Caroli

Editore: UTET Libri

Prezzo di copertina: 30 €

Anno di pubblicazione: Aprile 2019

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