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Titolo: L’abbazia dei cento inganni

Autore: Marcello Simoni

Editore: Newton Compton Editori

Prezzo: 9.90 €

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Salve a tutti cari lettori! Come va?

Scusate se son mancato più di dieci giorni, ma a causa di numerosi impegni scolastici e personali non ho avuto molto tempo da dedicare al mio blog. 😞

Fatto sta che sono in forma più che mai, pronto a scrivere nuovi articoli e farvi (spero) anche un po’ di compagnia. 😊 Oggi vi presenterò la recensione di un libro che è da tantissimo in vetta nelle classifiche italiane; indovinate di cosa parlo? Ovviamente “L’abbazia dei cento inganni” di Marcello Simoni. Ringrazio infinitamente tantissimi book blogger e booktuber che mi hanno fatto scoprire questo meraviglioso libro, perché senza di essi avrei perso sicuramente una lettura fantastica come questa. 😉


La vicenda ambientata nel romanzo si svolge a Ferrara nell’Anno Domini 1349. Ci troviamo in piena peste nera, la famosa peste che provocò, nel biennio 1348 – 1349, la strage di milioni persone, provocando il dimezzamento della popolazione europea straziata da carestie e povertà. Da ciò possiamo dedurre che l’ambiente in cui si svolgono le vicende non è idillico e tranquillo, ma travagliato e afflitto dalla peste.

Nell’inverno dello stesso anno, un cacciatore sperduto nelle selve desolate e imbiancate dalla neve, scorge una processione davvero molto inquietante. Gente incappucciata si aggira nelle selve vicino la città, terrorizzando chiunque abbia la sfortuna di imbattervisi. A capo di questa processione vi è un animale mistico cavalcato da un’ambigua figura femminile. E mentre si diffondono voci su riti satanici e segni dell’Apocalisse, c’è chi scorge in quelle apparizioni un astuto complotto.

Il nostro protagonista, l’impavido cavaliere Maynard de Rocheblanche, con l’appoggio della Santa Inquisizione, intraprende un’indagine per far luce sulla verità. L’impresa si rivelerà tuttavia più complicata del previsto, perché sono molti i prelati più interessati ai suoi segreti che a risolvere il caso. Il cavaliere Maynard è infatti l’unico custode del segreto più grande della cristianità, la leggendaria reliquia attribuita a Gesù, il lapis exilii. Aiutato dalla sorella, la monaca Eudeline, Maynard cercherà di difendere se stesso dai numerosi intrighi che vertono su di lui, e cercherà di svelare l’intricato mistero che lo coinvolge.


Come ben saprete dalle mie recensioni, non amo lasciarmi andare sulla trama e odio tantissimo gli spolier, per questo mi prediligo nel sintetizzare la storia al meglio che posso, lasciando quel giusto pizzico di mistero che spinge il lettore a leggere appassionatamente il libro, e vi assicuro che questo è uno di quei libri che assolutamente divorerete con entusiasmo.


Per quanto riguarda lo stile di scrittura, il libro si presenta scorrevolissimo e fluidissimo; non ci sono parti lente o prive di moto narrativo; la storia continua imperterrita pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, invogliandoti a continuare la lettura. È proprio l’autore che ti spinge a continuarla; il modo in cui vengono narrate le vicende è molto avvincente, non vedi l’ora di leggere il capitolo successivo, vuoi riuscire ad arrivare fino alla fine.

Le descrizioni dei luoghi sono pressoché perfette e dettagliate, in sintonia con il tempo del romanzo.

Un libro a mio avviso davvero molto bello, un piccolo capolavoro, insomma un gran bel thriller.


Valutazione complessiva: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ (5 stelle su 5)


Con affetto,

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