Buon giorno cari lettori!
Oggi appuntamento molto speciale! Il blog sarà ospite della terza tappa del blog tour del nuovo libro di Gabriele Morandi “Come si arriva all’alba“, edito dalla casa editrice Intrecci Edizioni, che ringrazio per il meraviglioso coinvolgimento! La tappa di oggi sarà la colonna sonora del libro; mi piace molto l’idea che un libro abbia una colonna sonora, quasi come se fosse un film… tra le pagine!
Vi lascio la breve sinossi del romanzo, per capire al meglio la nuova storia di Gabriele.
Mentre è alla ricerca di una storia da raccontare, il disordinato scrittore Thelonius Fante, riceve una busta con la foto di un rudere, del denaro e una mappa dov’è segnato un villaggio fantasma. Da quei pochi elementi ricostruisce l’oscura vicenda di Stella Dal Fiume, una bambina incapace di parlare e camminare, scomparsa una notte in un incidente dove morirono i genitori e che riapparve dieci anni dopo perfettamente guarita. Un evento strano e forse un miracolo, reso ancor più misterioso una volta saputo che poco dopo la sua riapparizione, Stella venne trovata senza vita in un bosco. Addentrarsi nella vita di Stella sarà per Thelonius un’esperienza pericolosa, dato che troppi enigmi sono legati alla ragazzina. Cosa accadde realmente la notte dell’incidente? Chi o cosa guarì la bambina, chi l’ha uccisa, e se Stella era sola al mondo e nessuno nel suo paese, ormai scomparso, conosce o vuole ricordare la sua storia, chi ha inviato la busta a Thelonius?
Il romanzo si apre con Stella bambina, protagonista del romanzo, in auto con i propri genitori. Una ninna nanna piuttosto spettrale ben si addice all’episodio, ambientato nella campagna toscana, in una buia notte del novembre 1980.
Protagonista indiscusso del libro è Thelonius Fante, un disordinato scrittore sempre in cerca di una storia da raccontare, perennemente turbato e insoddisfatto dal proprio lavoro; dopo una situazione poco edificante decide di andarsene per un periodo di tempo e gettarsi in una situazione di cui non sa niente e che non saprà neppure come potrà affrontare: “meglio del perdersi in fondo all’immobile, meglio che sentirsi forti nell’abile….. forse davvero ci piace, si ci piace di più”.
Lieve – C.S.I
La canzone Persephone cantata dai Dead can dance esprime al meglio lo stato d’animo di Stella; il ritmo incalzante della musica è allegoria della sua angoscia, del suo animo turbato incapace di spiegare e comprendere ciò che le sta accadendo. Il testo della canzone infatti non è espresso in nessuna lingua, come è tipico della cantante Lisa Gerrard, ma le parole sono suoni funzionali a esprimere uno stato d’animo.
Sparsa per la foresta, la giovane ragazzina appare dinanzi la porta di casa di un’anziana donna; la musica Lost in the darkness, dei Nox Arcana, sembra narrare della sensazione di abbandono e solitudine della bambina, così come ricordato dall’anziana signora. Il tono gotico-fiabesco rimanda al momento della drammatica apparizione di Stella alla porta della donna.
Stella è ormai sola e spaurita, senza alcuna speranza. L’incontro con un ragazzo, arioso e solare, cambierà la vita della giovane donna, come ben espresso dalla canzone Children of the sun dei Dead can dance.
Una delle più belle canzoni degli anni ’80, tempo in cui si svolge l’avventura dei due ragazzi, Johnny and Mary di Robert Palmer, suggella alcune frasi che sembrano riferite proprio a Stella e al suo ragazzo: “Johnny’s always turning around , trying to find centainty he needs all the world to confirm that he ain’t lonely… Mary counts the walls“. Gabriele Morandi dice: “Quando ho scritto questo capitolo l’ho visualizzato come se fosse stato frammento di un film di Truffaut con questo splendido e nostalgico sottofondo musicale.“
I due giovani ragazzi sembrano divertirsi, ballano e passano il tempo insieme; l’immagine di Stella che balla è descritta per un attimo, ma meriterebbe perlomeno sapere cosa stia ballando. Gabriele dice: “In verità l’ho sempre immaginata mentre balla almeno due brani assai diversi fra loro. Il primo, famosissimo, dei Blondie (One way or another) fa riferimento anche a una situazione che le capiterà da lì a poco, quella dell’incontro molto meno simpatico con Giovanni, che potremmo definire uno stalker. La canzone fa infatti riferimento a qualcosa del genere: “One way or another I’m gonna find ya I’m gonna getcha getcha getcha ya… “, ovvero a qualcuno che osserva qualcun altro e vuole introdursi a tutti costi, in un modo o nell’altro (one way or another) nella vita altrui.
L’altro l’ho scelto perché è un brano che indirettamente descrive gli anni ’80 (Fata Morgana, dei Dissidenten). Era un brano ballatissimo, di grande vitalità e molto trasmesso, soprattutto dalle radio indipendenti e che in un contesto odierno sarebbe probabilmente impensabile.“
La festa del paese. Stella si adagia sulla pietra mortale. La canzone Die Sonne dei Rammstein evoca, in modo molto suggestivo, la morte di Stella. Dalle parole di Gabriele emerge il motivo di questa scelta; egli infatti dice: “Ho una strana relazione con questa canzone, che il gruppo tedesco aveva scritto per il campione di boxe ucraino Klitchko, che tra l’altro ho conosciuto di persona in qualità di sindaco di Kiev. Il boxer non ha accettato questa canzone come rappresentativa di se stesso e allora ho deciso di prenderla per la scena della “morte” di Stella, ispirato anche dal video. Trovo estremamente evocativa la parte finale della canzone, con l’inserimento della voce femminile, che conferisce al pezzo un’atmosfera di fiaba. Nel video poi il riferimento a Biancaneve, la sua morte e ciò che succede dopo mi pareva perfetto per Stella.”
Canzone che apriva il bellissimo album dei Marillion Misplaced Childhood, Pseudo silk kimono introduce a una serie di ricordi. Il protagonista fa un viaggio nel passato della famiglia Dal Fiume, riscoprendo e comprendendo meglio ciò che era accaduto.
Un malinconico inno alla bellezza della vita chiude il libro, che vede Thelonius salire sulla moto e andare via.
Ecco la locandina del tour. Mi raccomando non perdetevi i prossimi appuntamenti!
