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Titolo: La bambina e il sognatore

Autore: Dacia Maraini

Editore: Rizzoli

Prezzo: 20.00 €

Pagine: 411

“I sogni sono stracci di nuvole, scomposti e inconsistenti. Sono la mia consolazione e il mio tormento. Mi fanno sentire vivo, capisci? Vivo come non sono mai stato.”

Per la prima volta Dacia Maraini ci guida alla scoperta di di un cuore paterno, negato da un ostile malattia, scoprendo i chiaroscuri di un sentimento che non ha mai smesso di essere una terra selvaggia, oscura e inesplorata. Con questo romanzo la scrittrice lascia per la prima volta spazio a un’intensa voce maschile, protagonista assoluta del libro, rendendo la vicenda di un’intensità disarmante, emozionante e toccante.

Cammino rapido in mezzo a una strada quasi cancellata dalla nebbia. Un vento secco e cattivo mi fa socchiudere le palpebre, mi toglie il respiro. Mi chiedo dove sono e dove sto andando. Dal muretto di mattoni sbreccati, carico di rampicanti, che scorgo alla mia sinistra, mi sembra di riconoscere la strada che porta alla scuola in cui insegno. Non vedo a due metri di distanza. Avanzo a fatica, forzando quella parete di vento e nebbia.

Il maestro Nani Sapienza è un uomo che ama il proprio lavoro e con la sua abilità di narratore riesce a catturare l’attenzione dei suoi piccoli allievi quando racconta loro una storia. Ma le sue storie non sono semplici favole o fiabe, ma affascinanti racconti che trasformano le materie scolastiche in fantastiche avventure. Quando il maestro comincia a narrare le sue storie, i bambini sono catturati dalla sua voce, dimenticano i telefonini e partecipano attivamente alla narrazione; è questo che rende il maestro soddisfatto del proprio lavoro, perchè riesce a trasmettere temi di grande importanza a bambini così piccoli.

La vita di Nani Sapienza è però segnata da un evento molto tragico, la morte della figlia Martina, ammalatasi di leucemia. La perdita della figlia segnerà per sempre l’animo del maestro, stravolgendo la sua esistenza e quella della moglie Anita, che abbandonerà il tetto coniugale per consolare lontano le sue ferite. Nani si ritroverà solo, in una grande casa, con i suoi effimeri sogni e con il solo desiderio di riavere la sua famiglia.

“Ci sono sogni capaci di metterci a nudo. Sono schegge impazzite, che ci svelano una realtà a cui è impossibile sottrarsi.”

Lo capisce appena apre gli occhi, il maestro Nani Sapienza; la bambina che gli è apparsa in sogno non l’ha incontrata per caso. Camminava nella fitta nebbia, con un andamento a papera, ricordandogli molto la sua Martina; poi si è voltata mostrandogli il volto ed è sparita. E quando la mattina successiva alla radio si annuncia la scomparsa di una bambina con il cappotto rosso e nei pressi della scuola in cui lui insegna, il maestro si convince di aver visto in sogno proprio lei. È cosi che Nani mette in moto tutta la cittadina di S., inerte provincia italiana, a indagare sulla scomparsa della piccola Lucia Treggiani. Con la straordinaria seduzione delle sue storie, motore del suo insegnamento, Nani Sapienza sarà capace di risolvere un enigma così complesso grazie al fondamentale aiuto dei suoi allievi, che per merito del racconto delle sue storie saranno capaci di ragionare come dei veri e propri adulti. Dietro la ricerca della piccola Lucia, si nasconde la ricerca del proprio io, perchè Nani sa di essere contemporaneamente maestro e padre, e ciò lo costringerà a ridimensionare i propri confini di un passato doloroso incapace di essere dimenticato.

Un libro di cui consiglio vivamente la lettura, perché intriso di un sentimento d’ amore che ti fa scoprire quanto la perdita di qualcuno a cui si tiene molto sia qualcosa che segni nel profondo dell’animo, creandoti dello sconforto e della sofferenza, ma anche un sentimento di rinnovamento e di ricerca del proprio sé.

Con affetto, Immagine

 

 

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